Maria-Montessori

I principi del metodo montessoriano


I principi del metodo montessoriano in 10 punti
Ecco i principi cardine del metodo Montessori in dieci punti, dal libro "Educare alla Libertà".

1. Guida, ma lascia che il bimbo si goda il suo viaggio
"Il bimbo è come un viaggiatore che osserva le cose nuove e cerca di capire il linguaggio sconosciuto di chi lo circonda. Noi adulti siamo i ciceroni di questi viaggiatori che fanno il loro ingresso nella vita umana" Maria Montessori
2. Lascia fare a lui
E' più forte di noi: imboccarli, prenderli in braccio per portarli da un punto all'altro della casa quando sanno già benissimo camminare, servirli quando ci chiedono l'acqua anziché prenderla da soli, e potrei continuare. Ebbene, Maria Montessori dice che: "La madre che imbocca il bimbo senza compiere lo sforzo per insegnargli a tenere il cucchiaio, non lo sta educando, lo tratta come un fantoccio. Insegnare a mangiare, a lavarsi, a vestirsi è un lavoro ben più difficile che imboccarlo, lavarlo e vestirlo." Per non bloccare le potenzialità del bimbo, dobbiamo educarlo a seguire da soli le proprie piccole vittorie, mostrando loro quanto può essere bello fare le cose da soli.
3. Non negargli qualcosa perché è "troppo piccolo"
La base del metodo Montessori è la fiducia verso i bambini, non dobbiamo fare l'errore di giudicare le capacità in base all'età, ma provare step by step ad dare loro dei compiti a partire dalle attività quotidiane come apparecchiare la tavola o fare il letto. Per mostrare loro che abbiamo fiducia, e loro avranno grande soddisfazione dall'aver dato il massimo e riuscire a risolvere da soli.
4. Mai parlate male di lui in sua presenza, anche se credete non vi capisca
Non date etichette al tuo bimbo in sua presenza, non dite "Mio figlio è una peste" o "È tremendo". I bambini si identificano con quello che pensiamo di loro, e non sanno distinguere un modo di dire da quello che pensiamo realmente. Se mettiamo in luce i suoi difetti piuttosto che le sue qualità, non andremo a rinforzare ciò che di positivo c'è in lui, ma lo faremo sentire sminuito e incapace.
5. Stimolate il bimbo ad essere preciso
I bambini sono per natura molto precisi, amano l'ordine e si sentono molto a loro agio se gli si danno dei compiti che richiedono delle accortezze. Per esempio fategli riordinare i giochi dopo averli utilizzati, o chiedere di mettere i bicchieri a tavola , o di piegare i vestiti dopo aver messo il pigiamino, dà loro modo di prendere confidenza con il proprio corpo e di imparare a gestire i movimenti. Nelle scuole Montessori infatti le maestri insegnano ai piccoli ad apparecchiare con attenzione, a sedersi bene, composti a tavola, a lavare i piatti, mettere in ordine le stoviglie, a pulire la stanza dopo aver svolto determinate le attività, a stendere il bucato.
6. Rispetto per il NO del bimbo senza forzarlo
Non obbligare un bimbo a salutare, se non ne ha voglia, non obbligatelo a baci e abbracci dietro richiesta, non obbligatelo a fare un'attività se non vuole. Per esempio nelle scuole Montessori nessun maestro forza un bimbo a fare qualcosa, se è stanco e vuole solo guardare. Spesso è lui che dopo, si unisce agli altri.
7. Fai crescere il suo interesse verso la natura
Penserete: "Ma che c'entra la natura con il sistema educativo?". Un bimbo in contatto con la natura deve fare ricorso alla propria forza , alla forza che ha, ma anche all'empatia e alla sensibilità. La Montessori infatti diceva: "Se fate una passeggiata in montagna non prendete il piccolo in braccio, ma lasciatelo libero, mettetevi voi al suo passo, aspettate con pazienza che raccolga un fiore, che osservi un uccellino..."
8. Cercate di intervenire il meno possibile
Maria Montessori sugli educatori usa questa frase: "Il maestro deve ridurre al minimo il proprio intervento. Non è un insegnante che sale in cattedra e dispensa dall'alto il suo sapere, ma deve essere un angelo custode, deve vigilare affinché il bimbo non sia intralciato nella sua libera attività. Deve osservare molto e parlare poco." I maestri, così come i genitori, devono intervenire in modo fermo solo quando il bimbo fa qualcosa di pericoloso per sé o per gli altri; per il resto è importante non intervenire per sottolineare un errore ma aiutare il bimbo a correggersi da solo. Ugualmente se vediamo il bimbo in difficoltà a fare qualcosa: non risolviamo noi al posto suo, ma aiutiamolo a fare e capire meglio.
9. Permettigli di prendersi cura di un essere vivente.
Uno degli istinti dei bambini è proprio trovare soddisfazione nel prendersi cura di un essere vivente, una pianta o un animale. "Nessuna cosa è più capace di questa di risvegliare un atteggiamento di previdenza nel piccolo che è abituato a vivere senza pensare al domani. Ma quando sa che gli animali hanno bisogno di lui e che le pianticelle si seccano se non le innaffia, il suo amore va collegando l'atto di oggi con il rinascere del giorno seguente." - Maria Montessori

10. Se possibile, fategli fare una scuola Montessori, a seguito le principali caratteristiche che dovrebbe avere una scuola Montessori:

La prima scuola Montessoriana 1907

*L'immagine che vedete è la prima scuola montessoriana aperta in Italia, a Roma nel 1907*

Aule che includono bambini di età diverse.
L'aula multi-età è un segno distintivo di una scuola materna Montessori che offre ai bambini molte opportunità di apprendimento uniche. I bambini più piccoli imparano naturalmente emulando bambini che sono più grandi di loro. I bambini più piccoli imparano da i loro coetanei più anziani a partecipare alle attività di apprendimento in classe, come impegnarsi con l'insegnante e i loro coetanei e come passare da un'attività all'altra.
Un ambiente che enfatizza la responsabilità e l'autodisciplina
Quando un bambino partecipa a un'educazione centrata sullo studente, scopre il proprio percorso di apprendimento (con la guida dei loro insegnanti). Questo aiuta i bambini a conoscere la responsabilità: devono imparare come lavorare all'interno del quadro e del programma dell'aula, per istanza e come usare il loro tempo in modo costruttivo. Imparano persino ad assumersi la responsabilità di aiutare i bambini più piccoli in classe. Quando un bambino sa di essere responsabile del proprio comportamento e del proprio successo nell'apprendimento, si sente più motivato.
Un metodo che enfatizza l'indipendenza.
Il modello di apprendimento tradizionale dice ai bambini: "Fai quello che ti viene detto quando ti viene detto di farlo". Quindi, dopo dodici anni, l'aspettativa è che i bambini diventeranno adulti indipendenti di successo. Non ha senso. L'indipendenza, come ogni altro aspetto della vita adulta, viene appresa a poco a poco con incrementi crescenti. In una scuola materna di Montessori, i bambini imparano come essere autonomi. Scelgono le attività che più li attirano e sono liberi di esplorare queste attività al loro ritmo. A volte commettono errori, ma questa è la bellezza dell'indipendenza. I bambini hanno la capacità di apprendere in un ambiente relativamente privo di rischi e di imparare dai propri errori. Di conseguenza, questa libertà e senso di responsabilità aiuta i bambini a sentirsi supportati e consente loro di diventare adulti creativi e indipendenti.
Un'aula ordinata con postazioni di lavoro ben organizzate
Nella classe Montessori, ogni insegnante prepara una vasta gamma di attività di apprendimento molto prima che i bambini arrivino. Durante un "ciclo di lavoro" in una scuola materna Montessori, i bambini scelgono autonomamente una di quelle attività di apprendimento da perseguire durante quella lezione. Poi viene loro assegnato un periodo di tempo ininterrotto per completare quell'attività e restituire i materiali al posto appropriato alla fine. Il ciclo di lavoro Montessori insegna ai bambini a focalizzare la loro attenzione e imparare come completare un compito con un aiuto minimo. Di conseguenza, i bambini provano un senso di realizzazione con ogni ciclo di lavoro che completano con successo.
Un insegnante che guida piuttosto che dirige.
Il focus delle lezioni Montessori è sugli studenti, non sull'insegnante. Gli educatori non sono lì per fornire agli studenti le informazioni che devono memorizzare. Invece, gli insegnanti guidano e sostengono i bambini mentre perseguono l'apprendimento da soli. Gli insegnanti contribuiscono progettando opportunità di apprendimento ben ponderate che incoraggiano i bambini a imparare e quindi guidano e sostengono i bambini mentre partecipano a quegli esercizi di apprendimento. Genitori che comprendono e supportano il processo di apprendimento e che sono coinvolti nell'educazione dei figli. Nell'aula di Montessori, i genitori sono riconosciuti come partner preziosi nell'educazione dei loro figli. Gli insegnanti Montessori sanno che il coinvolgimento dei genitori è la chiave del successo di un bambino. Di conseguenza, creano opportunità per incoraggiare i genitori a venire in classe, osservare e interagire con i loro figli.
Un'atmosfera di rispetto reciproco.
Gli insegnanti della classe Montessori capiscono che ogni bambino ha un desiderio innato di apprendere quando gli viene data l'opportunità di farlo in un modo che si adatta ai loro punti di forza e stile di apprendimento. I bambini nell'ambiente Montessori imparano anche a rispettare i loro insegnanti e i loro coetanei. Arrivano a capire che tutti, educatori e studenti, fanno parte di una comunità che si sostiene l'un l'altro mentre imparano insieme.



Per complementare il tema: "7 motivi per cui scegliere di usare un lettino montessoriano"


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